sabato 27 aprile 2013

NENNI A MANTOVA

Incontrai Nenni in più occasioni anche se non ebbi rapporti specifici riguardanti il PSI. Peraltro non ho mai avuto animo di dargli del tu al di là dei ruoli che ricoprivo in Federazione.


Vladimiro Bertazzoni, già Sindaco di Mantova e Segretario Provinciale PSI, 
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PERTINI A MANTOVA

Sandro Pertini è stato candidato nelle elezioni del 1958 al collegio senatoriale di Ostiglia, girando la nostra provincia per tenere comizi anche su carri agricoli. Io allora ero altrove. Ho incontrato, invece, Pertini quando era Presidente della Camera e poi della Repubblica.


Vladimiro Bertazzoni, già Sindaco di Mantova e Segretario Provinciale PSI, 
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BREVE CRONISTORIA FESTIVAL DE "L'AVANTI!"

La prima edizione del “Festival dell’Avanti” a Mantova si tenne nell'immediato secondo dopoguerra nello spazio antistante al Castello di S. Giorgio. Dopo alcuni anni di pausa la manifestazione riprese nel 1964 a Palazzo della Ragione in Piazza delle Erbe, e ad inaugurare quell'evento fu  Pietro Nenni. Dalla fine degli anni sessanta il Festival si svolse nella suggestiva valletta di Belfiore: location perfetta sulla riva del lago. 


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I sindaci socialisti al comune di Mantova dal 1945 al 1993

La storia degli amministratori del Comune di Mantova si intreccia fin dalle origini con quella del Partito Socialista; infatti già alle elezioni del 24 Ottobre 1920 (le seconde a “quasi suffragio universale maschile”) vi fu la netta vittoria dei socialisti, guidati da Enrico Dugoni, con l’elezione a Sindaco di Virgilio Coppi che, poi, a seguito della scissione di Livorno, nel Giugno del ‘21 dovette dimettersi.


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mercoledì 24 aprile 2013

LA SEGRETERIA NAZIONALE PSI DELIBERA IL SOSTEGNO A UN GOVERNO DI RESPONSABILITA’ NAZIONALE

La segreteria nazionale del PSI ha deliberato il pieno sostegno a un governo di responsabilità nazionale che faccia proprie tre priorità:
  • la prima, che riguarda l’economia, con l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, un programma di sostegno alle piccole e medie imprese, la modifica del patto di stabilità, detrazioni fiscali per imprese che assumono giovani.
  • Seconda, riforma della legge elettorale.
  • Terza, taglio dei costi della politica, del numero dei parlamentari, della spesa pubblica improduttiva (fusione dei piccoli comuni, taglio delle province). 
“Gli italiani chiedono con urgenza un governo di profonde riforme, che dia risposte ad una condizione di eccezionalità” ha detto Nencini al temine della Segreteria.
 

martedì 23 aprile 2013

NENCINI: LE SINISTRE NATE NEL 2007 NON ESISTONO PIU’. E’ TEMPO DI UN NUOVO RINASCIMENTO

A pochi giorni dalle votazioni, a fare il punto con l’Avanti! della situazione politica e istituzionale che si sta delineando è il segretario del Psi, Riccardo Nencini - vedi articolo

lunedì 15 aprile 2013

"Prepariamo la strada per il nuovo sindaco"

Intervista a Michele Chiodarelli, segretario della federazione provinciale di Mantova del PSI, pubblicata su "La Nuova Cronaca di Mantova" del 12 aprile 2013.



Muoverci subito per un governo di responsabilità

Intervista a  Riccardo Nencini sul n. 14/2013 di "Avanti della Domenica"

“E' fondamentale avere consapevolezza della società nella quale si vive. Non esiste più da tempo una società divisa in classi rigide. Mia cugina, laureata in legge con 110 e lode, avvocato, ha sette clienti. Quando incassa le poche parcelle che riesce a incassare e paga i 450 euro obbligatori alla cassa forense  per poter continuare a svolgere la sua professione, non ha più i soldi per mangiare. Chi difende questi lavoratori?”

venerdì 12 aprile 2013

PRESENTAZIONE DEL VOLUME "IL CROLLO"

Venerdì 19 aprile 2013 alle ore 20.45 sarà presentato al ristorante “Ai Garibaldini” a Mantova in Vc. San Longino, 7 il volume edito da Marsilio

IL CROLLO 
Il PSI nella crisi della prima Repubblica
a cura di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta.

in copertina
il Congresso PSI dell’Ansaldo, Milano 13 maggio 1989

Nel biennio 1992-1994 l’assetto politico su cui si era fondata la ricostruzione del sistema democratico in Italia dopo il 1945 viene travolto da una crisi profonda e generalizzata che abbatte la “Repubblica dei partiti” e al suo interno – ma con modalità particolarissime – favorisce il crollo del Partito socialista italiano e la dissoluzione del suo gruppo dirigente. Il volume intende ricostruire le ragioni di questi accadimenti,  facendo parlare i protagonisti di queste vicende e attraverso un’interpretazione storico-critica degli eventi che portarono a quei fatti.
Relatori
> Sen. Gennaro Acquaviva – presidente della “Fondazione Socialismo”
> Prof. Roberto Chiarini – professore ordinario di Storia Contemporanea e titolare dell’insegnamento di Storia dei Partiti alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano


Presiede
> Nanni Rossi – presidente del Centro Studi “Gino Scevarolli”


Introducono
> Michele Chiodarelli  - segretario della Federazione Provinciale di Mantova del PSI
> Marzio Uberti – ufficio di presidenza del Centro Studi “Gino Scevarolli”


Segue dibattito.

In precedenza, alle ore 19.30 si terrà presso lo stesso Ristorante Ai Garibaldini una cena (antipasto di salumi – riso alla pilota – stracotto con polenta – sbrisolona – vino, acqua, caffè = €.22,00) prenotandosi al 339.8959081 | 335.5276714 | 342.0647706


IL CENTRO STUDI DI FORMAZIONE POLITICA PER IL SOCIALISMO “GINO SCEVAROLLI”

E’ quasi trascorso un ventennio dall’inizio di quella che i media hanno chiamato “diaspora socialista”. Molti dei dirigenti e dei militanti del partito socialista hanno optato per strade diverse certamente dettate da una scelta interiore: alcuni si sono ritirati dalla vita politica attiva, altri – a titolo personale – hanno scelto di impegnarsi nelle varie formazioni che oggi compongono il quadro politico italiano e mantovano. Pur essendo questo un processo forse irreversibile occorre mantenere vivo il patrimonio ideologico e culturale che ha contraddistinto per più di cent’anni l’ideologia del Socialismo.
Partendo dagli stessi postulati della Fondazione Socialismo, abbiamo dato vita nella ormai storica sede di via Sant’Anna, 1 in Mantova a questo Centro Studi e lo abbiamo dedicato al nostro carissimo Gino Scevarolli che ha qui ancora l’ufficio e che, (dopo quella per tanto tempo e volutamente dimenticata di Ivanoe Bonomi), è stato per Mantova la figura politica ed istituzionale più prestigiosa del Novecento.
Il nostro Paese, lacerato dalla profonda crisi che lo sta attraversando, ha bisogno della lunga esperienza accumulata da coloro che ancor oggi si identificano nell’ideologia socialista; un’ideologia che pone al centro delle proprie battaglie civili, culturali, politiche e sociali l’interesse del Paese e la modernizzazione delle istituzioni.
I regimi totalitari che hanno caratterizzato il Novecento non si riaffacceranno in questo secolo, ma ciò non significa che la democrazia non abbia bisogno di essere costantemente alimentata e sostenuta e che non occorra fare attenzione e non confondere la libertà formale con quella sostanziale.
Per questo le mete del Socialismo sono oggi più che mai attuali: la cultura del Socialismo rappresenta un punto di riferimento ideale per ispirare le necessarie riforme per la tutela delle fasce deboli e dei bisognosi, per l’amministrazione della Giustizia, per la difesa della Libertà d’opinione.
E’ un filo rosso che consente di ricordare e di interpretare, senza ombre di discontinuità, più di cento anni di storia, italiana e mantovana.
Il nostro Centro Studi avrà questa precipua funzione. Esso si avvarrà di un prestigioso comitato scientifico, promuoverà iniziative editoriali, di ricerca storica e di confronto politico-culturale, parteciperà attivamente con i suoi soci e con la sua diretta testimonianza alla vita sociale e civile della comunità mantovana.

PER BONINO PRESIDENTE

Riccardo Nencini, Pia Locatelli, Marco Di Lello, Oreste Pastorelli, Fausto Guilherme Longo, Lello Di Gioia del Partito Socialista Italiano annunciano il loro voto per Emma Bonino alle votazioni per il prossimo Presidente della Repubblica.

SCIENZA E LIBERTA'

Audiovideo dell'intervento di Riccardo Nencini pronunciato mercoledì 10 aprile 2013, nel corso della discussione nell'aula del Senato sul decreto legge sulle staminali.

"Il dramma che vivono le famiglie che hanno figli o pazienti che si trovano ad affrontare uno stato drammatico che riguarda la loro salute, è la prima questione da portare all'attenzione di questo Parlamento. Il Ministero dovrebbe, innanzitutto, mettere a disposizione esperti di a sostegno di quelle famiglie". Inizia così l'intervento di Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, in Aula al Senato, sulla discussione che riguarda l'utilizzo delle cellule staminali e l'esame del decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia sanitaria. "Con questo provvedimento è possibile importare con atti semplici cellule dall'estero; si potrebbe stabilire una relazione con le banche dei tessuti che siano e sono già attive, nelle Regioni italiane. Un'altra questione delicata riguarda una parte del provvedimento dove si prevede che i pazienti che abbiano iniziato questo tipo di cure possano portarle a termine anche se il laboratorio di riferimento non sia stato autorizzato Si legge, tra le altre cose, che non vi sono dati sulla validità scientifica del metodo. Mi domando per quale motivo non vengano inseriti i pazienti trattati in un protocollo di ricerca che permetta un confronto scientifico ampio e consenta così a tutti un trattamento certificato. Sarebbe stato utile trasformare i casi in questione in un cluster di casi clinici tramite il quale condurre un progetto pilota con il consenso dei familiari. Peraltro, siamo in un contesto di malattie rare ed è necessario, anzi, è indispensabile affidarsi ai report. Il ricorso alle cure compassionevoli è sostenibile - continua il senatore socialista nel suo intervento. È vero che per 'Stamina Foundation' non porta condizioni di efficacia, ma è altrettanto vero che in altre circostanze, quotidianamente nella sanità italiana, gli ospedali ricorrono a cure compassionevoli per cercare di risolvere in sicurezza problemi clinici che non presentano soluzioni specifiche terapeutiche.
Deve essere allora il Parlamento - con lo scopo di ricomporre la frattura tra Sanità, studiosi ed organi dello Stato - ad entrare nel merito delle procedure per le terapie avanzate. È già stato detto che molto spesso il Parlamento e gli organi istituzionali sopravvengono a fronte di condizioni che la magistratura, o altre istituzioni, hanno già trattato a modo loro. Spesso noi interveniamo quando i buoi sono già scappati. I presupposti del dibattito - aggiunge Nencini - ci porterebbero invece a prevenire condizioni che potrebbero ormai essere alle nostre porte.
Sarebbe importante che il Parlamento riconducesse il problema ad AIFA e a ISS i quali, tramite il braccio operativo del Centro nazionale trapianti, potrebbero condurre una chiara operazione di supporto tecnico. Tutto questo favorirebbe anche una rapida analisi dei bisogni che una commissione centrale probabilmente non sarebbe in grado di esprimere.
L'ultima questione - sottolinea il segretario socialista - riguarda l'aspetto legato alla produzione delle staminali. Si stabiliva che le cellule staminali venissero prodotte in una struttura che seguisse gli standard GMP. Ora si sta prendendo in considerazione anche una scelta alternativa, diversa, che prevede cioè scelte non GMP. Si tratta di una pratica finora non autorizzata di cui non esistono tracce nella letteratura internazionale, quindi non conosciuta. Penso che serva anche per questo chiarezza tale da affiancare il laboratorio di produzione alla direzione cooperativa di tutor scientifici ed al CNT che ne certifichi la sicurezza e ne dichiari i processi di gestione del rischio clinico.
La crescita scientifica è la costante più potente nella storia della specie. Siamo appena entrati nel quadro della terza rivoluzione, una rivoluzione tecnico-scientifica che segue alla rivoluzione agricola e a quella industriale. A fronteggiarsi rimangono, nella storia dell'umanità, sempre le due grandi questioni inconcluse: la incompleta pesantezza del corpo e la compiuta leggerezza della mente. È l'antico paradigma dei filosofi greci: lo spirito che si oppone all'involucro che lo contiene, la libertà del nostro io contro le catene della materia.
Sull'idea di una natura sottratta al mutamento, vincolo assoluto ed invalicabile, la Chiesa - sottolinea Nencini - ha raffinato parte della sua dottrina. Abbandonata la fisica ed abbandonata la cosmologia, oggi il confine da difendere per la teologia è la biologia. Lo scontro è sul controllo di due punti chiave: come si nasce e come si può morire. L'unico soggetto che ha la precedenza assoluta di fronte a questi due quesiti è, a mia opinione, la scienza. La nostra Carta promuove e protegge la libertà della scienza. Il dibattito avviene sulla soglia di questo confine, se leggo e rifletto su scritti e opinioni, che lo hanno accompagnato dentro e fuori dal Parlamento.
Noi non vogliamo impedire anzi favoriremo quei familiari che intendono curare i loro figli ad ogni costo e in ogni modo. Però dobbiamo esigere strutture e metodi competenti, informazioni scientifiche corrette, verifica degli studi e, soprattutto, le chiediamo la garanzia della libertà della scienza. Ma perché la scienza sia libera - conclude Nencini - occorre che la ricerca sia finanziata, altrimenti senza finanziamento della ricerca la scienza non può essere libera"

TUTELE PER I LAVORATORI "ATIPICI"

Questo disegno di legge, presentato al Senato della Repubblica dal segretario del Psi Riccardo Nencini, prevede l'inclusione dei cosidetti "lavoratori atipici", lavoratori a progetto, titolari di partita IVA sino ad un reddito di 25 mila euro, nelle tutele sociali garantite ai lavoratori subordinati, tutele di cui oggi sono privi.


PROPOSTA DI LEGGE


Parte I

Art. 1
(Istituzione di un fondo per il sostegno dei lavoratori precari)
Allo scopo di estendere ai lavoratori a progetto,ex art. 61 e ss. del d.Lgs. n. 276 del 10 settembre 2003, a prescindere dal limite dimensionale aziendale, è istituito un fondo presso l'INPS per il sostegno del reddito, nei casi  di licenziamento, sospensione del lavoro,scadenza del termine del contratto.
Ai lavoratori a progetto è riconosciuta una prestazione previdenziale connessa alla cessazione del rapporto di collaborazione, per recesso anticipato o per scadenza naturale, pari a quella prevista dall'art. 2 della legge n. 92 del 2012. Tale indennità verrà erogata per un periodo massimo di 12 mesi se il lavoratore ha meno di 55 anni, di 18 mesi se li ha superati.Tale prestazione sostituisce quella prevista dal comma 51 dell'art. 2 della legge n.92 del 2013
Art. 2
(Risorse finanziarie)
Il fondo di cui all'articolo 1 è alimentato con le seguenti risorse:
a) 250 milioni di euro per l'anno 2013, 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015.
b) Al fine di potenziare l'attività ispettiva sul territorio e il contrasto di possibili usi distorsivi degli istituti di cui all'articolo 1, Parte I, della presente legge è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del fondo di cui al presente articolo.

Art. 3
(Estensione tutele sociali)
a) Ai lavoratori a progetto sono riconosciute le stesse tutele sociali di genitorialità di cui ai commi 24 e 25 dell'art. 4 della legge n. 92 del 2012, a valere per gli anni 2013-2015.
b) Agli stessi lavoratori è garantita la tutela della malattia e dell'assegno al nucleo familiare,purché iscritti alla gestione separata presso l'INPS, con la sola esclusione di coloro i qualisiano iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria e dei pensionati.

Art. 4
(Privilegi)
c) All'articolo 2751-bis, primo comma, del codice civile, dopo il numero 5-bis, è aggiunto ilseguente:" 5-ter) i compensi dovuti ai prestatori di attività lavorative con carattere di continuità, non riconducibili alla tipologia del rapporto di lavoro subordinato ".



Parte II

Art. 1 (Diritti sindacali, pari opportunità e sicurezza sul lavoro)
Ai rapporti di collaborazione, di carattere non occasionale, coordinati con l'attività del committente, svolti senza vincolo di subordinazione, in modo personale e senza impiego di mezzi organizzati e a fronte di un corrispettivo, definiti contratti a progetto exart. 61 e ss. del d.Lgs. n. 276 del 10 settembre 2003 si applicano le seguenti disposizioni:
a) gli articoli 1, 5, 8, 14 e 15 della legge 20 maggio 1970, n. 300.
b) la legge 9 dicembre 1977, n. 903, la legge 10 aprile 1991, n. 125 e il decreto legislativon. 198, dell'11/04/2006 n° 198, in materia di "Azioni positive" e "Pari opportunità".
c) le disposizioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro previste dal decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. L'eventuale ulteriore individuazione e definizione delle modalità di espletamento delle prestazioni è demandata ai contratti o accordi collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

lunedì 8 aprile 2013

Il Psi all'attacco: la giunta ha fallito. Sodano vada a casa.

La segreteria provinciale del Psi ha analizzato lo stato della città di Mantova con particolare riferimento ai problemi della maggioranza che governa in via Roma.

«La diatriba Longfils-Benedini · afferma il segretario Michele Chiodarelli · ha certificato, al di là degli aspetti penalistici che spetterà, ovviamente, alla magistratura valutare, la fine politica di questa maggioranza, che tale, ormai, non è più come, chiaramente dimostrato, dall'esito delle Regionali. In realtà la vicenda, in se stessa, potrebbe anche essere derubricata alla stregua dell'ennesimo grottesco capitolo della migliore italica commedia dell'arte se non fosse per la difficilissima situazione a cui la nostra città è stata condannata dall'immobilismo dell'attuale giunta. Manca ogni forma di progetto per il turismo e per la cultura, le promesse in tema di parcheggi e viabilità sono ancora lettera morta mentre nelle strade si aprono vere e proprie voragini. Il Psi invita il sindaco a prendere atto dell'impossibilità di governare in questo contesto e a trarne le inevitabili conseguenze».
Dall'edizione della Gazzetta di Mantova di sabato 6 aprile 2013 a pag. 12.

venerdì 5 aprile 2013

DIREZIONE PSI. UN NUOVO INIZIO

Approvato a larghissima maggioranza il documento politico presentato da Nencini

La Direzione nazionale del Psi, riunitasi oggi al termine dei propri lavori ha approvato a larghissima maggioranza (71 voti a favore, 6 contrari e 1 astenuto) il documento politico presentato dal Segretario nazionale Sen. Riccardo Nencini.
"E’ tempo di rafforzare e rinnovare il Psi per renderlo protagonista di un progetto che si rivolga agli italiani.
L’autonomia parlamentare della nostra delegazione aiuta il partito a cercare una nuova strada in una Italia scossa da debolezze strutturali, conflitti sociali, crisi della politica e delle istituzioni.
Metteremo questa autonomia al servizio di un governo per l’Italia – un esecutivo largo con un’agenda di priorità legata al rilancio dell’economia ed alle riforme istituzionali – e di un Capo dello Stato eletto nel coinvolgimento dell’intero Parlamento senza cedere né al demagogismo grillino né a lesive forme di autosufficienza.
Nelle elezioni amministrative e regionali di maggio e nel successivo turno elettorale siciliano, il partito punterà a consolidare il suo tradizionale radicamento nel sistema delle autonomie locali in collaborazione con le forze di ‘Italia bene comune’ e con realtà della cultura laica e del mondo civico, senza tacere il persistere di incomprensibili atteggiamenti di sottovalutazione delle nostre istanze soprattutto da parte del Pd, troppo spesso a disagio di fronte a idee innovative ed a personalità di indiscutibile valore per ricoprire ruoli locali.
La storia del Psi non appartiene al passato. Il suo futuro deve muoversi in un sistema non esclusivamente identitario ma ispirato da un nuovo modello organizzativo e da programmi che tengano conto dei profondi cambiamenti sociali e politici ancora in corso.
Dobbiamo allargare il perimetro di questa storia, rifuggere da ripiegamenti sul passato, cessare l’ancoraggio ad un’astratta difesa di una esclusività che senza l’apertura di un nuovo corso potrebbe rivelarsi letale.
I punti centrali del nostro itinerario: indisponibilità ad aderire al Pd– per le sue ambiguità in tema di collocazione europea e di declinazione di tematiche inerenti i diritti civili e i diritti sociali;  necessità di colmare un vuoto nella sinistra italiana per restituire al riformismo le caratteristiche di inclusione, laicità, garantismo, merito; una convinta manutenzione organizzativa; presenza attiva negli organismi internazionali che si richiamano alla cultura socialista e verso i quali si stanno orientando anche le scelte di Sel.
Lungo questo cammino, il Psi è pronto a cercare nuovi compagni di strada.
Non esiste in Italia una forza politica capace di interpretare da sola questi valori, né il Psi, da solo, può pensare di affermarli.
Questa Italia ha ancora bisogno di un grande partito collocato nel solco del socialismo europeo. Non smetteremo di impegnarci in questa direzione ma sarebbe un errore attendere passivamente che le altre forze che potrebbero condividere questo obiettivo risolvano le loro ambiguità.
Pensiamo a una forza politica che si opponga ai conflitti di interesse – da quello di Berlusconi a quelli dei magistrati in politica - e combatta le disuguaglianze; che difenda i diritti civili; che rilegga il mondo del lavoro guardando alle nuove povertà e al merito – dai neoprofessionisti ai lavoratori a tempo determinato, dagli over 50 senza lavoro ai giovani disoccupati; che faccia della conoscenza e della formazione un ingrediente indispensabile della società; che sposi una radicale riforma dello Stato.
Per dare corpo a questo progetto il Psi si rivolgerà a tutti quei riformisti che non hanno diritto di cittadinanza nei partiti esistenti, sonderà il mondo laico e radicale, si aprirà alle esperienze sociali e culturali di circoli, associazioni, club che sottoscrivano con noi un programma di intenti. Con loro verificherà la possibilità di costruire una rete condivisa e poi le condizioni di una eventuale unione.
I tempi della politica non consentono più né rinvii né chiusure a riccio, soprattutto se vorremo manifestare una perfetta libertà nei prossimi turni elettorali. 
La Direzione dia un mandato alla Segreteria per operare in tal senso. La Segreteria riferisca alla Direzione e al Consiglio Nazionale i risultati dei sondaggi effettuati.
Al contempo prenda corpo l’azione di rinnovamento e di rafforzamento politico e organizzativo che si discuterà nella prossima riunione della Segreteria Nazionale: una campagna sul lavoro e una campagna preparatoria delle elezioni europee accanto alla revisione di responsabilità e incarichi conferiti con l’ultimo congresso del partito.
Il Congresso Nazionale, in autunno, varerà il ‘nuovo corso’.


Le proposte di legge dei Socialisti

vedi qui