mercoledì 30 gennaio 2013

PRESENTAZIONE CANDIDATI SOCIALISTI MANTOVANI ALLE ELEZIONI REGIONALI E NAZIONALI


Venerdì 1 febbraio 2013 alle 12 
presso il “Bar Venezia” in C.so Umberto a Mantova 

Sergio Beschi - Ambra Raschi - Cristiano Torresani
candidati mantovani nella lista PSI, inserita nella coalizione di centrosinistra che, alle prossime elezioni regionali, sostiene Umberto Ambrosoli a governare la Lombardia, si presenteranno ai cittadini e ai media locali.


Alla presentazione interverrà anche il segretario provinciale
Michele Chiodarelli 

unico socialista inserito nelle liste del PD al Senato in Lombardia. A livello nazionale, PD e PSI hanno stretto infatti un patto elettorale e programmatico fra soggetti politicamente indipendenti ma che prevede, sotto l’egida del PSE, la presenza di alcuni esponenti socialisti nelle liste democratiche.
dall'edizione di venerdì 8 febbraio 2013 de "La Nuopva Cronaca di Mantova"

La scelta della segreteria nazionale di premiare Chiodarelli, seppure in una posizione sostanzialmente ineleggibile, riconosce il lavoro svolto dalla federazione di Mantova negli ultimi anni, legittima l’aspirazione del nostro territorio a essere fortemente considerato in sede di rinnovo imminente dei vertici nazionali del partito e, infine, sprona i socialisti mantovani a conseguire un buon risultato elettorale nel territorio provinciale.
Il successo in Lombardia sarà infatti decisivo, sia per le sorti del Paese, sia per il rilancio del PSI. Prescindendo dalla non marginale questione di ottenere una maggioranza qualificata in Senato, è ovvio come il centrosinistra non possa governare la nazione, con il nord schierato interamente all’opposizione. Allo stesso modo non si può ricostruire un Partito Socialista Italiano, senza un esteso consenso ai socialisti lombardi.

INFO 335 5276714


lunedì 28 gennaio 2013

APPELLO DEGLI OPERAI DELLA CARTIERA BURGO DI MANTOVA




da stampare, firmare e 
consegnare agli edicolanti di Mantova che hanno aderito all'iniziativa

I CANDIDATI SOCIALISTI MANTOVANI ALLE REGIONALI DELLA LOMBARDIA 2013




Il Partito Socialista Italiano schiera il castiglionese Sergio Beschi, Barbara Raschi, detta Ambra, di Mantova e Cristiano Torresani, di San Benedetto Po.


IL PSI SI E' SEMPRE BATTUTO IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

... contestando finanziamenti generalizzati e a favore di scuole e istituti privati. È, questa, una posizione che trova conforto nel disposto dell' art. 33 della Costituzione Italiana in base al quale" enti privati hanno diritto di istituire scuole ed istituti di educazione SENZA ONERI per lo Stato"...  dalla lettera di Ambra Raschi, pubblicata sulla Gazzetta di Mantova di domenica 27 gennaio 203



dalla lettera di Ambra Raschi, pubblicata sulla Gazzetta di Mantova di domenica 27 gennaio 203

sabato 26 gennaio 2013

EMENDAMENT​O GIANOLIO SUL FINANZIAME​NTO SCUOLE PARITARIE APPROVATO IN CONSIGLIO COMUNALE DI MANTOVA


La Federazione Provinciale del PSI esprime grande soddisfazione per l’approvazione nel Consiglio Comunale di Mantova di mercoledì 23 gennaio 2013 dell’emendamento proposto dall’avvocato Paolo Gianolio relativo al finanziamento delle scuole paritarie. 
Si tratta di un provvedimento storico perché, pur lasciando inalterata la cifra stanziata per materne e nidi privati, la cui funzione sociale è evidente a tutti, impone agli istituti interessati di avere precisi requisiti didattici e strutturali, bilanci trasparenti e di graduare le rette in base al reddito famigliare. 


Il PSI, nel ribadire la centralità della scuola pubblica e laica, ribadisce come in questo difficile momento economico sia fondamentale che gli enti locali nel distribuire le risorse considerino prioritario tutelare i più deboli. Va, inoltre, sottolineato, come anche la vicenda dell’altro giorno abbia dimostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come ormai non esista più una maggioranza coesa a sostegno della Giunta Sodano dato che ogni forza politica, ogni singolo consigliere, si potrebbe dire, agisce in totale autonomia senza seguire alcun disegno strategico, e la grottesca vicenda dell’assessore alla Cultura ne è un ulteriore testimonianza.  
In questa situazione appare impossibile rilanciare una città che oggi appare avviata a un inesorabile declino, perciò è sempre più necessario che i partiti del centrosinistra, i movimenti civici, i circoli, le associazioni culturali subito dopo le elezioni politiche aprano un tavolo di confronto sul futuro di Mantova.



venerdì 25 gennaio 2013

OBIETTIVO FIRME LISTE PSI PER AMBROSOLI PRESIDENTE RAGGIUNTO ANCHE A MANTOVA

Dopo Milano, Cremona, Lecco, Sondrio e Como, anche a Mantova sono state raccolte le firme per presentare candidati socialisti per sostenere Ambrosoli a governatore della Regione Lombardia.


RASSEGNA STAMPA "GAZZETTA DI MANTOVA"

La rassegna stampa degli articoli che parlano delle attività del PSI locale, recentemente pubblicati dalla "Gazzetta di Mantova", è visibile qui

giovedì 24 gennaio 2013

IL PSI, NEL CENTROSINISTRA LOMBARDO, A SOSTEGNO DI AMBROSOLI


La settimana scorsa la direzione regionale del PSI ha stabilito che, a differenza di quanto concordato a livello nazionale dove gli esponenti socialisti sono stati inseriti nelle liste del PD, il nostro partito sia presente con il proprio simbolo alle prossime elezioni in Lombardia, ancorché nella coalizione di centrosinistra che sostiene la corsa a governatore di Umberto Ambrosoli.



L’avvocato milanese, per conoscenze, profilo ed entusiasmo, è la candidatura migliore per scalzare dalla guida della Regione, l’alleanza Lega-PDL che, dopo oltre dieci anni, ha dato di sé, soprattutto nell’ultimi mesi, una prova pessima di gestione del potere. E’ chiaro anche come il risultato in Lombardia risulti decisivo, sia per le sorti del Paese, sia per il rilancio del PSI. Al di là della questione non marginale di ottenere la maggioranza in Senato, è evidente inoltre, che non sarà possibile per il centrosinistra governare in Italia con tutto il nord all’opposizione. Allo stesso modo non si potrà ricostruire il Partito Socialista, senza un buon successo in Lombardia.

Rivolgo allora un forte e accorato appello agli elettori e ai simpatizzanti del PSI a mobilitarsi, in questi giorni cruciali, per completare la raccolta delle firme necessarie alla presentazione del nostro simbolo. Successivamente bisognerà impegnarsi in campagna elettorale, in modo che il voto al PSI sia utilissimo a rafforzare idee e valori di un partito che, in centoventi anni di storia, ha sempre dedicato la propria attenzione allo sviluppo e al progresso civile dell’Italia. In tal modo il centrosinistra sarà più riformista, laico, garantista e prossimo ai deboli, di quanto lo sarebbe, senza una significativa presenza socialista.

Il sostegno ad Ambrosoli, infine, riporta al centro del dibattito il rapporto fra i partiti e le liste civiche, un’intesa che da sempre i socialisti, in particolare a Mantova, ritengono necessaria. E’ innegabile quanto i movimenti civici propongano interessanti soluzioni in tema di democrazia diretta, abbiano importanti competenze specifiche e, quasi ovunque, dirigenti giovani. E’ tuttavia auspicabile che questa vitale collaborazione si compia senza pretese di scioglimenti e senza che nessuno rivendichi per sé un’inesistente superiorità etica, a maggior ragione quando le compagini civiche antepongono, a opportune trasversalità, scelte identitarie, precise e inequivocabili.

Michele Chiodarelli – segretario provinciale PSI Mantova - 335 5276714


lettera pubblicata sulla Gazzetta di Mantova di venerdì 25 gennaio 2013

giovedì 17 gennaio 2013

I SOCIALISTI MANTOVANI SOLIDALI CON I LAVORATORI DELLA BURGO


La vicenda della Burgo dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, come il tema dello sviluppo industriale debba essere considerato prioritario e, quindi, posto al centro del dibattito politico, anche nel nostro territorio.



I socialisti mantovani esprimono piena  e convinta solidarietà ai lavoratori della Burgo e si rendono disponibili a partecipare ad ogni iniziativa che possa contribuire a trovare una soluzione concreta alla crisi.

E’ però evidente che è necessario che, quanto prima, associazioni di categoria, sindacati, istituzioni aprano un tavolo permanente di confronto in cui si affrontino complessivamente i problemi delle imprese e dei loro dipendenti: la drammaticità della situazione attuale richiede, da parte di tutti, sforzi eccezionali. Temi quali, ad esempio, il credito, la salvaguardia ambientale, le infrastrutture devono essere parte integrante di una discussione sullo sviluppo. Il PSI ritiene che solo attraverso solide azioni riformiste si possa rilanciare , sia a livello nazionale che localmente, un’economia in drammatico declino.

Oggi, più che mai non servono voli pindarici, ma realismo pragmatico: nelle prossime settimane, presentando il programma per le elezioni regionali, la Federazione Socialista di Mantova proporrà ai cittadini idee e proposte ambiziose, ma sicuramente realizzabili.


Michele Chiodarelli – segretario provinciale PSI Mantova - 335 5276714

mercoledì 16 gennaio 2013

I SOCIALISTI RACCOLGONO LE FIRME PER LA LORO LISTA

Dalla Gazzetta di Mantova di mercoledì 16 gennaio 2013, pag. 17.

Resi noti i risultati nazionali delle "Primarie delle Idee".

Le proposte:
- introduzione della tassa patrimoniale e contestuale abrogazione dell'Imu sulla prima casa,
- diritto alla cittadinanza per chi nasce in Italia,
- taglio del numero dei parlamentari,
- valorizzazione del merito nella scuola, progetto giovani e sostegno a chi studia,
- responsabilità civile dei magistrati,
- introduzione della definizione laica nell'articolo l della Costituzione.
sono i temi che migliaia di elettori del centrosinistrahanno indicato come i più urgenti per l'agenda di governo della prossima legislatura.




Sono state complessivamente 125.054 le persone che sabato 5 gennaio si sono recate ai gazebo, un numero al quale vanno sommati i 14.268 voti espressi sul web.

Questi risultati sono stati confermati anche a Mantova dove hanno avuto molte segnalazioni anche temi più sentiti localmente come:
- la Grande Mantova,
- l'attenzione per le politiche culturali,
- la salvaguardia del finanziamento pubblico a scuola e sanità
- l'istituzionalizzazione dello sport a scuola.



PD-PSI: ACCORDO BERSANI-NENCINI PER PATTO DI CONSULTAZIONE

Oggi, 16 gennaio 2012, a Roma i due segretari hanno firmato un "gentlemen's agreement"

Pier Luigi Bersani e Riccardo Nencini hanno firmato questa mattina un accordo che prevede un 'patto di consultazione' fra Pd e Psi sulle questioni di maggiore rilevanza politica, in vista delle prossime elezioni politiche 2013. Una "gentlemen's agreement", lo ha definito il segretario socialista, Riccardo Nencini subito dopo la firma dell'accordo con il segretario del Pd, Bersani, siglato dai due leader a Roma, presso la sede dei democratici al Nazareno. L'accordo prevede anche la presentazione di una unica lista alle prossime elezioni e la partecipazione della delegazione socialista 'nella sua autonomia' alle riunioni congiunte nella prossima legislatura dei gruppi parlamentari che hanno sottoscritto la 'Carta di intenti' lo scorso ottobre.

La presentazione di un'unica lista Pd-Psi si inserisce - si legge nell'accordo - nel percorso avviatosi con il congresso del PSE tenuto a Bruxelles nel settembre scorso, quando venne condivisa la candidatura a premier di Pier Luigi Bersani con altri leader del socialismo europeo. I due partiti si impegnano a coordinare la campagna elettorale prevedendo iniziative comuni.

Ecco alcuni punti dell'intesa:
1) la delegazione socialista in Parlamento partecipera', nella sua autonomia, alle riunioni congiunte dei gruppi che hanno sottoscritto la 'carta di intenti';
2) la delegazione socialista godra' di autonomia finanziaria e organizzativa;
3) i segretari del Pd e del Psi sottoscrivono un 'patto di consultazione' attraverso il quale valuteranno congiuntamente le questioni di maggiore rilevanza politica:
4) i segretari del Pd e del Psi si impegnano a lavorare nella casa del socialismo europeo ed a confrontarsi con i leader democratici.

Sull'intesa Nencini afferma: "La lista Pd-Psi rappresenta la sinistra riformista italiana che lavora nella casa del socialismo europeo e si propone di governare l'Italia".

martedì 15 gennaio 2013

LETTERA APERTA DI NENCINI AI SOCIALISTI ITALIANI


Carissime compagne, cari compagni,

quando una storia è al punto di svolta conviene fermarsi a riflettere. Mai decisioni affrettate. Coinvolgere chi è stato con te per poi assumersi tutte le responsabilità pensando al futuro della comunità. Questo si deve fare. Per questo motivo c’è stato ritardo nelle comunicazioni. E me ne scuso.
‘Chi è stato con te’ ha vestito diversi cappotti: quelli che hanno costruito la memoria di un secolo, noti ed ignoti, dai 'morti di Bava' - così li chiamavano gli avi – al Nenni che legge l'Avanti nel poster gigante incorniciato sopra la mia scrivania, alla foto di Bettino con un pugno di garofani in mano in non so quale congresso fino a chi, ieri mattina, ti ha salutato per strada dicendo: 'Ci sono' oppure ti ha criticato ma c’è e c’è stato.
E’ a loro che dobbiamo una risposta. Compreso chi ti offende, chi si dichiara socialista ma vota stabilmente a destra, chi impartisce lezioni faticando in rete ma avendo smarrito anche l’indirizzo della sezione. E infine a quanti hanno dimenticato che il 1992 non è stata un’annata da conservare e che il 2008 è un fantasma che ancora ci insegue.
Vent'anni buttati.
Abbiamo vissuto anni difficili. E' tramontata la repubblica dei partiti e si è affermata la repubblica del populismo e degli uomini soli al comando. Un'Italia trafitta da crisi profonde, ai margini dell'Europa che decide, fragile e senza la certezza di una missione condivisa è la nazione che ci è stata consegnata.
Un nuovo inizio è possibile purchè prevalga il bene comune e il quadrilatero chiamato a presidiare la Terza Repubblica venga costruito attorno a inclusione, libertà, etica della responsabilità, coraggio.
Sono questi i temi cari alla cultura e alle azioni che hanno consentito al socialismo italiano di rendere il nostro Paese più civile e più libero. Roba vecchia, leggo dietro ad alcune affermazioni del professor Monti. Sarà! ma nel mondo, ovunque nell'universo mondo, il confine tra destra e sinistra passa proprio lungo quella linea.
Celebrando i centoventi anni dalla nostra nascita, anche agli avversari è apparso evidente il contributo scritto dai socialisti nella trasformazione dello stato e nel progresso italiano. Nessuna rilevante riforma del XX secolo è diventata legge senza di noi. Le tutele nel lavoro, l'allargamento dell'istruzione, le fondamenta del welfare e la valorizzazione dei diritti individuali sono alla testa di un processo di rinnovamento che senza l'attività politica e la caparbietà parlamentare del PSI non si sarebbe affermato.
Vale per noi quanto Voltaire scrisse per sé: 'Ho fatto un po' di bene. E' la mia opera migliore'.
La fine del ciclo berlusconiano e la dura lezione imposta dalla globalizzazione hanno creato le condizioni per voltare pagina anche in Italia. Era l'ora!
Ogni fine coincide con un inizio. A condizione che un orgoglio smisurato non ti faccia compiere errori irreparabili.
Siamo stati assenti per un'intera legislatura dalle due Camere. E' lì che dobbiamo tornare. In omaggio alla buona storia d'Italia che abbiamo fatto e soprattutto per dare corpo a proposte che potrebbero renderla migliore.
Cinque anni fa, il PSI rischiava di morire.
Senza un manipolo di parlamentari, senza finanziamento pubblico, senza linea politica dopo la sconfitta della 'Costituente Socialista', senza un organo di stampa, senza alleanze.
Abbiamo trovato il deserto. Abbandonati pressochè dall'intero gruppo dirigente, il tesseramento non ancora avviato, un bilancio economico che ci dava ossigeno soltanto per quattro mesi.
Una vita intera impressa sull'etichetta di uno yogurt. A scadenza.
Restare in piedi non è stato facile, eppure siamo vivi. Tesseramento in regola (Nenni ricordava spesso che 'chi non è iscritto non è socialista') e bilancio trasparente, il primo ad essere stato certificato da una società esterna; Mondoperaio e l'Avanti della Domenica pubblicano, l'Avanti on line sta crescendo con il suo salvadanaio di lettori; la linea politica che ci siamo dati nei Congressi di Montecatini, di Perugia e di Fiuggi è risultata vincente per l'intera sinistra riformista: fuori dalla coalizione Di Pietro e la sinistra radicale, apertura ai moderati; un accordo a tre siglato con la 'Carta d'Intenti' attorno a cui nascerà il governo dell'Italia.
Ragione e passione nei momenti decisivi.
So bene che la strada maestra si identificava con la presentazione di una lista socialista. Era già stata imboccata con decisione.
L’arrivo di Monti e la tendenza della variegata area cattolica di centro a mantenere le mani libere hanno modificato d'un tratto il quadro politico.
Ho sempre pensato che per i partiti piccoli il rischio possa nascondersi nell'ultimo miglio. Temibile. Per una ragione: se cambiano le regole del gioco oppure se a cambiare è il gioco, non hanno la forza necessaria ad opporvisi. E' già successo. Poche settimane prima delle elezioni europee 2009 la legge elettorale è stata modificata. In un colpo i partiti medio-piccoli sono stati privati della possibilità di eleggere e, assenti dalle due Camere com'erano, non hanno potuto organizzare nessuna difesa.
Noi non abbiamo santi né in paradiso né altrove.
Siamo noi e basta. Con i calli di un secolo.
La nostra valutazione l’hanno fatta anche altri. Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi, Italia dei Valori, Api, Mpa non si presenteranno con le loro insegne ma saranno ospiti di partiti nuovi o, peggio, ospitati da singoli protagonisti alla ribalta.
Non me lo auguro ma potremmo essere gli unici tra tutti questi ad eleggere.
Abbiamo iniziato a percorrere il nostro ultimo miglio una ventina di giorni fa quando, formatasi la lista 'Centro Democratico' (Tabacci, API, Mpa, ex Idv, alcune liste civiche) apparentata al PD, ci siamo posti la domanda: lista socialista o alleanza elettorale col PD.
Centro Democratico, nei sondaggi, ha una forza simile alla nostra. La legge elettorale prevede che solo una delle due possa avere accesso al parlamento.
Hic Rodhus, hic salta.
Tutti gli organi di partito chiamati a decidere, compagni che sono stati ministro, direttore dell’Avanti, dirigenti del vecchio partito con cui mi sono confrontato, a larghissima maggioranza hanno valutato il rischio troppo alto e si sono espressi per un accordo elettorale. Perchè fallire la prova avrebbe significato chiudere il libro iniziato a Genova in un mese d'agosto di fine ottocento.
E' il libro che io non intendo chiudere.
Troppe pagine ancora da leggere, troppe pagine ancora da scrivere.
Il futuro è in una missione.
Capisco chi ha cuore e non si piega all’Italia che cambia. Ma non possiamo comportarci come i reduci di Salò, naufraghi in un mare di cui avevano smarrito la bussola.
La maggioranza dei nostri militanti ha vissuto gli anni che, ragazzo, ho vissuto anch’io. Autonomismo socialista, riformismo di Craxi capo del governo e di Pertini capo dello stato, meriti e bisogni, una sinistra moderna, europea. Ci siamo innamorati di una storia bella. Bella perché eravamo dalla parte giusta. Non tolleriamo che l’aver avuto ragione sia oggi testimoniato da un piccolo partito. Giudichiamo inaccettabile questa verità, un torto della storia che abbiamo sempre servito dalla parte giusta.
La presentazione di una lista comune è il timbro su una alleanza. Punto e basta.
Alleati col PD ma con la nostra libertà politica.
Con una frontiera comune in Europa, quella del socialismo e della socialdemocrazia.
Con un leader socialista condiviso da eleggere, nel 2014, ai vertici dell'Unione.
Ci sarà una nutrita delegazione socialista alle Camere. Altre energie le utilizzeremo al governo e al partito fino dalla prossima primavera.
Autonomia organizzativa nell’attività parlamentare e indipendenza nelle iniziative politiche.
Un ‘patto di consultazione’ a significare la piena libertà dei due partiti.
La richiesta di battezzare il gruppo ‘Democratici e Socialisti’ come al Parlamento Europeo.
In alcuni collegi senatoriali, liste socialiste per aiutare la sinistra a battere la destra.
Liste socialiste anche nelle regioni al voto (Lazio, Lombardia, Molise).
L’intesa elettorale con il PD nasce dalla spinta del PSE ed è favorita dal cammino intrapreso da Bersani. Dal partito a vocazione maggioritaria con il pantheon ambiguo di Veltroni a un rapporto stretto con la casa socialista europea nel rispetto reciproco.
La presenza in Parlamento è l’ultimo mattone nella ricostruzione del partito.
Qualcuno ha scritto che abbiamo fatto un accordo per le seggiole. Già, ma senza ‘seggiole’ le idee non diventano leggi. E abbiamo preteso quanto ci spettava, nulla di meno. Il giudizio si dà alla fine. Sul lavoro che verrà fatto. Sui risultati.
Nel 2008 dissi ‘no’ alla proposta di fare il capolista in Toscana. La proposta veniva dal PD. Ho fatto il candidato nella nostra lista. Sconfitto. Bene così.
In ogni altra elezione ho sostenuto candidati socialisti imposti dalla Segreteria Nazionale.
Il parlamento l’ho conosciuto solo con i miei voti di preferenza, in Italia e in Europa.
So bene quanto contino i numeri ma il valore più grande consiste nell’opportunità che la nostra delegazione avrà di far conoscere ai cittadini idee per anni avvolte dal silenzio. Dunque, un patto con i socialisti e un patto con gli italiani. Pronto a spiegare a chi sostiene la tesi dell’ammainabandiera. Come e quando vorrà. Mai temuto il confronto con chi si impegna, con chi è mosso da una passione. Mi spaventano invece il velleitarismo e i chiacchieroni di mestiere, quelli dell’ “armiamoci e partite”, quelli che cinque anni fa inneggiavano alla lista socialista e poi non la votarono ( in alcuni comuni, più alto il numero degli iscritti rispetto ai votanti!).
Rappresenteremo la cultura laica, altrimenti assente, e legheremo il nostro nome a leggi che valorizzino i diritti della persona. Ci impegneremo a riformare il finanziamento ai partiti vincolandolo al rispetto dell’art. 49 della Carta: chi è in regola si, chi non è in regola no.
Presenteremo come primo atto una proposta di legge che istituisca una ‘patrimoniale’ sulle grandi ricchezze tale da abbattere la pressione fiscale sui redditi medio bassi e da abrogare l’Imu sulla prima casa.
Queste le priorità. Le altre ci sono state indicate dalle nostre ‘Primarie delle idee’ di sabato scorso.
Dopo le elezioni si terrà il congresso. All’insegna di un profondo rinnovamento locale e nazionale.
Solo una condizione. La ricordo a ciascuno di noi citando una frase scritta da Anna Kuliscioff nel 1926, un commento alla crisi socialista dei quattro anni precedenti: ‘ Vi voglio confidare un segreto. Sapete perché le folle non ci hanno più seguito? Non date retta a tante spiegazioni storiche o economiche. C’è una sola ragione. Abbiamo sofferto troppo poco. Un partito non può vivere di usufrutto su qualche anno di prigionia accantonato prima del 1900’.
Analisi fredda, spietata e in larga parte giusta. Valida anche per noi.
Riposare sul passato fa inaugurare i musei. E basta.

Roma, lì 11 gennaio 2013
RICCARDO NENCINI

RACCOLTA FIRME PER PRESENTARE LA LISTA PSI ALLE ELEZIONI LOMBARDE



Come già sapete, in questi giorni è iniziata la raccolta delle firme per poter presentare, in ogni provincia lombarda, la lista del Partito Socialista Italiano, all'interno della coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura di Umberto Ambrosoli a governatore della Lombardia, tenendo presente che:
  • le firme possono essere autenticate sia da un consigliere/assessore comunale o provinciale, sia dal segretario comunale (nel qual caso il modulo di raccolta deve essere lasciato in comune);
  • il modulo di raccolta delle firme, per avere validità, deve essere integrato dai certificati elettorali dei firmatari (generalmente  gli uffici elettorali dei comuni, in questo periodo aperti anche di domenica, rilasciano un documento collettivo).
Siccome le firme dovranno essere depositate in tribunale la prossima settimana, è necessario che entro Lunedì 21 Gennaio 2013 tutti i moduli con le firme raccolte nella provincia mantovana, siano recapitati nella sede della federazione in Vc. Sant'anna, 1  a Mantova. Per ogni dubbio, potete contattare al 3387787426, Alberto Gabrielli, che sta coordinando le varie operazioni e a cui chiedere eventualmente qualche modulo da compilare.


SAREMO PRESENTI CON UN GAZEBO
PER LA RACCOLTA FIRME
SABATO 20 E DOMENICA 21 GENNAIO 2013 
AL MATTINO IN CENTRO A MANTOVA
  
E’ l’ennesimo sforzo da compiere, ma comprenderete quale rilevanza abbia per il PSI e tutto il centrosinistra vincere in Lombardia e con l'occasione, ringrazio i candidati Sergio Beschi, Ambra Raschi e Cristiano Torresani per avere accettato, con autentico spirito di servizio, a partecipare in prima persona a questa difficilissima sfida che, sono certo, con il sostegno di tutti, avrà un esito positivo.
  
Un saluto fraterno.

Michele Chiodarelli - segretario della federazione provinciale PSI di Mantova